La natura ha già trovato una risposta alle preoccupazioni degli ambientalisti per il trilione di borse in plastica che si utilizzano ogni anno. La nemesi del polietilene (PE), materiale diffusissimo nel mondo, è un piccolo bruco che è particolarmente vorace di questa materia plastica.
Si tratta della larva della Galleria mellonella, detta comunemente la tarma della cera. La scoperta è avvenuta per caso in un laboratorio di biologia molecolare di Cantabria a Santander (spagna) per opera di una ricercatrice italiana: Ferderica Bertocchini (in foto).
La ricerca è stata subito pubblicata su una rivista specializzata e mostra perché questi bruchi possano mangiare la plastica. Sono infatti animali che si cibano della cera d’api e la cera è un ricco complesso di molecole diverse, che però contiene un legame analogo a quello che sostiene la robusta struttura molecolare del polietilene: una catena di atomi di carbonio che si ripete.
Le prospettive della ricerca sono importanti perché, da un’analisi chimica più approfondita, si potrà scoprire l’enzima o il batterio “divora plastica” nascosto nel sistema digestivo della larva.
Last modified: 26 aprile 2017