La plastica abbandonata, raccolta e poi riciclata, può diventare uno strumento per affrontare situazioni di emergenza: questo il risultato della collaborazione tra Corepla e Waste Free Oceans (Ong con sede in Belgio) che ha dato vita ad un prototipo di casetta-rifugio con la plastica raccolta lungo il fiume Po e presentata nei giorni scorsi ad Ecomondo.
Un esempio concreto di economia circolare: i rifiuti plastici raccolti con barriere sperimentali in polietilene nel fiume Po, dopo essere stati riciclati da Corepla, sono stati inviati all’impianto Storm Board del gruppo inglese Protomax Plastics, azienda specializzata nella produzione di lastre in plastica riciclata e, in seguito, trasformati in pannelli destinati a costruire le casette. La casa-rifugio che può essere costruita in quattro ore, con un costo estremamente limitato e può servire da riparo in casi estremi, come in seguito ad un terremoto o alla fuga da una zona di guerra.
Al termine di Ecomondo i pannelli, facili da smontare e rimontare, verranno inviati sull’isola di Lesbo, in Grecia, tristemente famosa per ospitare uno dei più grandi campi profughi degli ultimi anni.
Last modified: 12 novembre 2018