Sviluppata nell’incubatore di imprese PoliHub di Milano, l’idea di Giovanni De Lisi, Ceo e fondatore, Greenrail è la startup che trasforma la ferrovia in un’infrastruttura sostenibile e smart con nuove traverse in calcestruzzo armato rivestite di plastica riciclata da pneumatici fuori uso (Pfu) e rifiuti urbani, unendo i vantaggi dell’economia circolare con il risparmio energetico e i big data.
Greenrail punta ad un mercato che, solo per la manutenzione, conta 150 milioni di pezzi l’anno nel mondo, di cui 2 milioni in Italia. In un chilometro ci sono 1.670 traverse e, con la tecnologia Greenrail, è possibile ricoprirle con 35 tonnellate di miscela da riciclo, costituita da plastica e Pfu. I manufatti durano così 50 anni invece dei 30-40 normali, richiedono metà manutenzione e costano il 38%-50% in meno sul ciclo di vita.
Sei le tipologie di traverse progettate, variabili per peso (280-390 kg), lunghezza (1,9-2,6 metri) e carico assiale sostenibile (15-25 tonnellate). Adatte anche all’Alta Velocità, è possibile produrle su misura in base alle esigenze, concedendo la licenza d’uso del brevetto ai produttori locali. La cover garantisce minore polverizzazione del pietrisco ballast, maggiore resistenza delle traverse agli agenti atmosferici, abbatte le vibrazioni del 40%, le emissioni di Co2 (-40%) e i consumi energetici (-20%) connessi alla manutenzione. A fine vita, la traversa può essere frantumata e riciclata, in percentuali diverse a seconda della miscela.
Greenrail, fondata nel 2012, ha ricevuto 2,3 milioni di euro da Ue Horizon 2020 per sviluppare le traverse smart. L’azienda sta attualmente ampliando la propria rete commerciale ed entro diciotto mesi vorrebbe aprire in Emilia-Romagna il suo primo stabilimento in Italia.
Last modified: 2 luglio 2020