Juliet Namujju, una giovanissima imprenditrice ugandese, ha trovato il modo di aiutare i suoi dipendenti sordi o ipo-udenti riciclando rifiuti di plastica e dando vita a mascherine “con finestra”.
Tre anni fa, a soli 21 anni, Namujju ha lanciato Kimuli Fashionability: un marchio di moda sostenibile, con sede nella città di Mpigi, che impiega persone con disabilità, per riciclare plastica e altri rifiuti, trasformandoli in abiti ed accessori. Quando in Uganda è esplosa la pandemia, Namujju si è però resa conto che la metà dei suoi dipendenti, venticinque ipo-udenti, faticavano a comunicare con gli altri per colpa delle mascherine che coprono le labbra.
Il suo team ha così ideato un nuovo prodotto che davanti alla bocca ha uno schermo trasparente realizzato con plastica recuperata, trattata e riutilizzata. Dallo scorso giugno, Kimuli Fashionability ha venduto oltre 2.000 mascherine, tra cui 600 pezzi inviati fino a Los Angeles, in California, ordinati dall’organizzazione non governativa «Diversability».
Last modified: 27 gennaio 2021